Stress e memoria...ecco i rimedi.
Che una persona anziana sia soggetta a diminuzione di memoria è un aspetto che può essere considerato anche normale e fisiologico. Un po’ meno usuale è, invece, se questo disturbo interessa individui più giovani. Questa condizione di riduzione “soggettiva” di alcune funzioni mentali, come appunto la memoria e l’attenzione, potrebbe essere attribuita ad una condizione di particolare tensione emotiva o, ancora, a vera e propria stanchezza fisica.
«Il lavoro intenso, anche se di grande soddisfazione, può un senso di malessere, con una stanchezza fisica e mentale che, genericamente, definiamo stress e che talvolta può procurare sensazioni come “difficoltà a ricordare” o “fatica a concentrarsi”».
Quando diminuiscono i livelli di attenzione
Una condizione, questa, che può interessare talvolta coloro che rivestono ruoli professionali di una certa importanza, con grandi responsabilità che richiedono una continua ed elevata concentrazione. Pur in presenza di soddisfazioni dal punto di vista professionale, familiare e di una certa serenità personale, i carichi importanti di lavoro e di attività possono portare a stati di stanchezza fisica e mentale in grado di generare disturbi minori come quelli che interessano il tono dell’umore e i livelli dell’attenzione.
«Stiamo parlando di un coinvolgimento cognitivo che può raggiungere livelli tali da comportare un soggettivo disagio nel soggetto stesso. Una condizione che, normalmente non arriva a determinare una reale compromissione funzionale dello svolgimento delle attività abituali, e rappresenta un disturbo benigno che può essere facilmente risolto».
Uno stress intenso o duraturo può avere conseguenze sullo stato di salute.
Lo stress mette in atto modificazioni fisiologiche a carico dei sistemi deputati al corretto funzionamento dell’organismo, coinvolgendo in particolare le funzioni immunologiche, ormonali, neurovegetative.
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